Tolmezzo beffato al 96′ dal Chiarbola Ponziana

Gol: al 36’ Montestella; nella ripresa, al 14’ Gabriele Faleschini, al 16’ Gregorutti, al 51’ Malandrino.

TOLMEZZO CARNIA: Cristofoli, Nait, Gabriele Faleschini, Cucchiaro (41’st Daniele Faleschini), Rovere, Capellari, Coradazzi (23’st Tomat), Fabris, Motta (29’st Vidotti), Gregorutti (45’st Nagostinis), Amadio (13’st Baruzzini). A disposizione: Beltrame, Candoni, Persello, Sabidussi. Allenatore: Mauro Serini.

CHIARBOLA PONZIANA: Zetto, Zappalà, Malandrino, Zacchigna, Trevisan (22’st Farosich), Dekovic (36’st Delmoro), Montestella, Zaro, Malo, Costa (34’st Sistiani), Casseler. A disposizione: Perossa, Coppola, Jerman, Paulini, Stipancich. Allenatore: Alessandro Musolino.

ARBITRO: Yasser Garraoui sez. Pordenone. Assistenti: Giovanni Masini e Thomas Cesarin sez. Gradisca

NOTE – Ammoniti: Gregorutti, Amadio, Coradazzi, Tomat, Sabidussi (dalla panchina), Perossa (dalla panchina).

TOLMEZZO – Sfuma amaramente al minuto 96 la vittoria del Tolmezzo Carnia sul Chiarbola Ponziana, gettatosi in mischia sotto la porta di Cristofoli per l’ultima azione di una partita molto combattuta, dove i padroni di casa erano riusciti a rimontare lo svantaggio del primo tempo, salvo poi mangiarsi le mani per i tre punti sfumati sul gong.

Mister Serini, alle prese con diversi infortunati, lancia dal primo minuto il figlio d’arte Filippo Coradazzi, diciassette anni appena compiuti (suo padre Stefano siglò, nel 2012, uno storico gol che, in Eccellenza, valse la vittoria del Tolmezzo con la Triestina) mentre Amadio è chiamato a sostenere Motta e Gregorutti.

Sono gli ospiti a fare la partita nella prima frazione, con il primo brivido provocato da Casseler che da due passi trova Cristofoli pronto alla respinta. La risposta del Tolmezzo arriva con le conclusioni di Gregorutti e Motta, neutralizzate da Zetto. Il Chiarbola si fa sempre più propulsivo dinnanzi ai locali che stentano a proporsi offensivamente, perdendo diversi contrasti e non riuscendo soprattutto a conquistare le seconde palle.  Al 17’ l’insufficiente Garraoui estrae il cartellino rosso sbandierandolo ad Amadio, venendo poi giustamente invitato dall’assistente Cesarin a trasformare il “rosso” in “giallo”. Dopo un’opportunità per Cassaler, sventata da Cristofoli, ed una spettacolare respinta con i pugni di Zetto su cross dalla destra di Cucchiaro, è Montestella a portare in vantaggio i suoi, al 36’, grazie al suo preciso colpo di testa, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, che sbatte sul palo alla destra di Cristofoli e si insacca. Due minuti dopo il Tolmezzo reclama per una spinta in area ai danni di Cucchiaro ma il direttore di gara lascia proseguire.

Si parte per il secondo tempo e stavolta è determinante capitan Rovere a salvare sulla linea di porta il colpo di testa ravvicinato di Montestella. La scossa che mister Serini chiedeva ai suoi, dopo l’innesto di Baruzzini, è arrivata al quarto d’ora di gioco con i carnici che riescono a ribaltare il risultato: al 14′ è Gabriele Faleschini a trovare un grandissimo gol dai 30 metri con il pallone scagliato perfettamente all’incrocio dei pali sinistro e Zetto che può solo rimanere a guardare. Due minuti dopo è Gregorutti a siglare il gol del 2 a 1 (sesto centro stagionale), con l’assist di Fabris in area sul filo del fuorigioco e la conclusione ad infilarsi in rete. L’allenatore dei rossoazurri inserisce un altro fuoriquota promettente, Alex Tomat, al posto di Coradazzi quindi Daniele Faleschini per uno stremato Cucchiaro (tra i migliori assieme a Nait) e infine Vidotti e Nagostinis. Il Tolmezzo reclama ancora per un possibile penalty per un evidente tocco con il braccio di un difensore triestino su un traversone dalla destra, l’arbitro anche in questo caso non se ne avvede.

Per il Tolmezzo il punto conquistato vale il 24° punto in classifica, consente di mantenere il secondo posto, ora in condivisione con il Pro Gorizia. Mercoledì ci sarà la grande sfida contro il Brian Lignano, nel recupero della 10^ giornata sospesa per maltempo. Appuntamento da non perdere alle ore 20.00 al “Fratelli Ermano”.